Priorità

MATTINA, ORE 10:00

Io sono impegnata nelle canoniche grandi pulizie del week end.
Lui è intento a lavorare al computer.
Gian Burrasca è concentrato a giocare col Didò.
Mentre mi dirigo verso la cucina, mi fermo vicino a lui per abbracciarlo e dargli un bacio.

Gian Burrasca (sfuggendo alla mia presa e guardandomi con aria di rimprovero): ma mamma!!!
io: ?
Gian Burrasca (tornando serio serio alla sua occupazione): sto lavorando!
io: …
Gian Burrasca: non ho tempo adesso!
io: …
Gian Burrasca: te li dio dopo i bacini!
io: !!!

Chiara

POMERIGGIO, ORE 18:00

Gian Burrasca è in montagna con i nonni e ha subito fatto amicizia con una bimbetta della sua età di nome Chiara. Il pomeriggio scorre in fretta, tra giochi di ogni genere, sotto gli occhi attenti e premurosi dei nonni.
Per Chiara, però, è arrivato il momento di rientrare a casa per lavarsi e mangiare.

Gian Burrasca (correndo incontro alla bimba): Chiara… aspetta!
Chiara: …
nonni: ?
Gian Burrasca (raggiungendola e guardandola con occhi sognanti): ciao Chiara…
Chiara: …
nonni: …
Gian Burrasca (prendendo le manine di lei tra le sue e sorridendole con trasporto): …ah… che bella giornata!
Chiara: …
nonni: !!!

Gangnam Style

POMERIGGIO, ORE 16:00

Sono all’asilo per riprendere Gian Burrasca.
Lui mi corre incontro al grido “Ciao mamma!!! Mi dai il tuo telefono?”
Glielo lascio dicendogli di fare attenzione, perché vedo che la maestra mi fa cenno di avvicinarmi.

Gian Burrasca (afferrando l’oggetto con bramosia): grazie mamma!
maestra: senti… devi spiegarmi una cosa…
io: sì… dimmi…
Gian Burrasca (sbloccando l’i-Phone): …
maestra: ma… che musica ascolta lui?
io: bah… varie cose… dipende dal momento… perché?
Gian Burrasca (cliccando su Safari): …
maestra: perché oggi avevo messo della musica per far ballare i bambini…
io: …
Gian Burrasca (scorrendo tra le icone di YouTube): …
maestra: …tutti hanno cominciato a ballare, ma dopo qualche istante lui si è bloccato al centro della sala…
io: ?
Gian Burrasca (scegliendone una): …
maestra: …e mi ha detto “Ma questa non è la musica giusta! Io voglio ballare il rock ‘n’ roll!!!
io: !!!
Gian Burrasca (cliccandoci sopra felice col ditino): :)
maestra: …ma cosa intende lui per rock ‘n’ roll?
io: …beh… a dire il vero… non saprei…
Gian Burrasca (facendo partire “Gangnam Style”): OPPAGAGGAMTAIL!!! SEXILEEEIDIII!!!
maestra: !!!
io: …

Saturday night fever

Raccontato dalla maestra.

MATTINA, ORE 10:00

Nella classe di Gian Burrasca all’asilo è l’ora delle attività manuali.
Tutti i bimbi sono silenziosamente raccolti intorno ai tavoli, intenti a incollare pezzetti di carta colorata su dei fogli bianchi per creare dei collage.
A un tratto, la quiete viene interrotta dalla vocina squillante di Gian Burrasca…

Gian Burrasca (rivolgendosi alla maestra): senti ma…
maestra: …
Gian Burrasca: …perché non mettiamo un po’ di musica…
maestra: ?
Gian Burrasca (completando con entusiasmo la frase): così balliamo il rock ‘n’ roll?
maestra: !!!

My name is… 2

Premessa: facciamo conto che Gian Burrasca si chiami Gian di nome e Burrasca di cognome…

POMERIGGIO, ORE 17:30

Io e Gian Burrasca siamo al supermercato. Come sempre, lui non passa inosservato, e un’anziana signora inizia a parlargli.

signora (sorridendogli con simpatia): ciao bel bambino!
Gian Burrasca (guardandola con timida diffidenza): ciao…
io: …
signora: stai facendo la spesa con la mamma?
Gian Burrasca: sì…
io: …
signora: e ti stai divertendo?
Gian Burrasca: sì…
io: …
signora: senti ma… come ti chiami?
Gian Burrasca: io mi chiamo Gian Burrasca!
io: …
signora: aaaaah! Gian! Che bel nome!
Giacomo (osservandola con aria di rimprovero): no! Io mi chiamo Gian Burrasca!
io: …
signora: sì… Gian… ho capito…
Gian Burrasca (cantinenando): NOOO-OOO! Io mi chiamo Gian Burrasca!!! Capito?
io (con tono di rimprovero): …tesoro!!! Ehm…
signora (rivolgendosi a me): preciso, eh?
Gian Burrasca: :)
io: …

Cartoni animati 2

MATTINA, ORE 7:00

È sabato, e Gian Burrasca, ovviamente, è già in piedi. Per evitare che svegli suo papà, lo convinco a lasciar perdere giochi più rumorosi e dedicarsi alla silenziosa visione di un cartone animato.
La scelta del piccolo cade su “Vai Diego”, un cartone animato che parla delle avventure di un bambino di 8 anni che fa il soccorritore di animali.
Io ne approfitto per stirare.

Gian Burrasca (guardando Diego che parla con un cucciolo di giaguaro): …
io (cominciando con una delle sue magliette): …
Gian Burrasca (guardando Diego che scova un animale in pericolo con una macchina fotografica parlante con uno zoom talmente potente da riuscire a fare fotografie da un continente all’altro -meglio non dirlo a Lui!!!-): …
io (facendo lo slalom col ferro da stiro tra piccoli disegni gommati): …
Gian Burrasca (guardando Diego che attraversa la giungla volando tra le liane come Tarzan): …
io (lasciandomi investire da un potente sbuffo di vapore bollente): …
Gian Burrasca (guardando Diego che pilota un alicottero): …
io (ritrovandomi con gli occhiali completamente appannati): …
Gian Burrasca (guardando Diego che guida una jeep): …
io (attendendo pazientemente di tornare a vedere qualcosa): …
Gian Burrasca (guardando Diego che conduce un motoscafo): …
io (iniziando a piegare il piccolo indumento): …
Gian Burrasca (guardando Diego che manovra il piccolo sottomarino in cui si è trasformato il suo zaino SOS… che farebbe invidia anche a James Bond!): …
io (appoggiandolo delicatamente sulla poltrona): …
Gian Burrasca (guardando Diego che abbraccia un’anaconda -!!!-): …
io (sospirando alla volta della televisione): …
Gian Burrasca (guardando Diego che, mettendo a repentaglio la sua stessa incolumità, riesce a far fronte all’emergenza con capacità degne di un supereroe): … :))) …
io (estrinsecando a voce alta il pensiero che mi attraversa la mente): ma che razza di input dà un cartone animato del genere???
Gian Burrasca (guardandomi entusiasta): mamma?
io: sì amore?
Gian Burrasca (additando la televisione): da grande voglio fare il soccorritore di animali!!!
io: !!!

Punti di vista

Premessa: la nostra casa è piena di libri di favole di ogni genere, io stessa le scrivo, Lui le legge, insieme le rappresentiamo per la gioia dei bambini. Soprattutto di Gian Burrasca.
E le favole, per loro stessa natura, parlano di esseri magici e straordinari, tanto irreali, quanto affascinanti.

MATTINA, ORE 8:15

Io e Gian Burrasca siamo appena arrivati all’asilo. Mentre sono intenta a spogliarlo, lui adocchia un piccolo dinosauro di plastica appoggiato su una delle panche e se ne impossessa. Mentre sta ancora analizzando l’oggetto, sopraggiunge il piccolo proprietario.

bimbo (tendendo la manina): quello è mio sai?
Gian Burrasca (poggiandovi sopra la bestiola): …
bimbo (mostrandogliela con orgoglio): bello, vero?
Gian Burrasca (annuendo con veemenza): mmm mmm!
bimbo (rigirandosela tra le mani): è un dinosauro!
Gian Burrasca (guardandola con un certo scetticismo): …drago!
bimbo (osservando interdetto Gian Burrasca): no… dinosauro!
Gian Burrasca (insistendo con convinzione): no… è un drago!
bimbo (indispettito): no! È un dinosauro! DI-NO-SA-U-RO!!!
Gian Burrasca (ostinato): DRA-GO!
bimbo (rivolgendosi a me): …ma… non capisce?
io (accarezzando la testina di Gian Burrasca): ehm… no… è solo che lui guarda le cose da un punto di vista… alternativo!

Medicina alternativa

SERA, ORE 20:00

Io, Lui e Gian Burrasca siamo in macchina, di rientro dalla piscina.
Osservando l’espressione sofferente di Lui, mi rendo conto che deve esserci qualcosa che non va.

io (accarezzandogli il viso): tesoro… cosa c’è?
Lui (facendo una smorfia): non mi sento molto bene…
Gian Burrasca (ascoltando attentamente): …
io (continuando a guardarlo): testa? Stomaco?
Lui (massaggiandosi la pancia): stomaco…
Gian Burrasca (sporgendosi dal suo seggiolino): papà è malato?
io: no tesoro… non è malato… ma non si sente tanto bene…
Lui: …
Gian Burrasca: papà… devi cercare di dormire un po’ di più…
io: …
Lui: ehm… va bene tesoro…
Gian Burrasca: hai capito papà? Devi dormire tanto, così quando ti svegli non sei più malato!
io: …
Lui: d’accordo tesoro… dormirò tanto…
Gian Burrasca: bravo! Così guarisci presto!
io: !
Lui: e per dormire mi presti Coglietto?
Gian Burrasca (riflettendoci prima qualche secondo): …sì…
io: …
Lui: grazie!
Gian Burrasca (con voce un po’ preoccupata): però non perdermi Coglietto, mi raccomando!
io: !
Lui: va bene…
Gian Burrasca (rasserenato dalla risposta): …va bene…
io: …
Lui: …
Gian Burrasca (con fare concitato): allora ti do Coglietto, così ti protegge e… e…

io: ?
Lui: ?
Gian Burrasca: …e manda via i lupi!
io: !
Lui: !
Gian Burrasca (finalmente trionfante): così quando ti svegli sei guarito!!!
io: !!!
Lui: !!!

Raccomandazioni 1

SERA, ORE 19:30

Finito di cenare, mentre io sono intenta a rassettare la cucina Lui e Gian Burrasca sono sdraiati sul tappeto del soggiorno immersi nel gioco.

Gian Burrasca (facendo volare macchinine qua e là per la stanza): maaaaammm… vrooooom vrooooom… pe pe… maaaaaaammm maaaaaaammm!!!
Lui (osservandolo con dolcezza): WOOOW!!! Che veloci che sono!!!
Gian Burrasca (usando il padre come pista): vrooooom vrooooom vrooooom!!!
Lui (togliendosi un’automobilina dalla testa): senti… ma… posso giocare anch’io?
Gian Burrasca (interrompendosi bruscamente e guardando suo papà con sospetto): sì… puoi giocare… ma mi raccomando…
Lui: ?
Gian Burrasca (sempre accigliato): …devi fare attenzione, perché le macchinine sono mie!
Lui: …
Gian Burrasca (scuotendogli un ditino davanti al naso): non devi rovinarle!
Lui: !!!
io: !!!

Spazio… ultima frontiera 2

MATTINA, ORE 7:00

Come accade ogni sacrosanto weekend, anche oggi Gian Burrasca pensa bene di svegliarsi a un orario decisamente antelucano. Come accade quasi ogni sacrosanto weekend, anche oggi mi scapicollo a raccattare il pargolo urlante – “MAAAAAMMAAAAA!!! IO SONO SVEGLIOOO!!!- prima che desti l’intera città.
Poi, per evitare di disturbare Lui, ancora perso tra le braccia di Morfeo, mi acciambello col piccolo sul divano e cerco un cartone animato. “Jake e i pirati dell’isola che non c’è”: uno dei suoi preferiti.

io (cercando di non addormentarmi): …
Gian Burrasca (guardando rapito la televisione mentre sgranocchia un biscotto): …
io (iniziando a socchiudere gli occhi): …
Gian Burrasca (scuotendomi con aria entusiasta): mamma?
io (riprendendomi con un sobbalzo): dimmi amore…
Gian Burrasca (additando la televisione): da grande voglio fare il pirata!
io (sorridendogli benevola): beeellooo! Avrai una barca tutta tua allora!
Gian Burrasca (osservandomi accigliato): nooooo! Io voglio andare nello spazio!
io (immaginandolo intento a saltellare sulla luna): allora vuoi fare l’astronauta!
Gian Burrasca (fissandomi con disappunto): NOOOOO!!!
io: ?
Gian Burrasca (gesticolando infervorato): io voglio fare il pirata spaziale!!!

io: …