SERA, ORE 20:30
Io, Lui e Gian Burrasca abbiamo trascorso un paio d’ore in piscina. Ora è giunto il momento di farsi la doccia e tornare a casa.
Gian Burrasca (entrando con me nel bagno delle donne): …
io (poggiando il borsone e guidandolo verso le docce): vieni cucciolo che ti lavo…
Gian Burrasca (passando davanti a delle docce in cui due bimbette si stanno facendo lavare dalle rispettive mamme): …
io (conquistando la mia postazione): tesoro… vieni?
Gian Burrasca (bloccandosi interessatissimo davanti alle suddette docce): !
io (cercando di richiamarlo all’ordine): yuhu? Vieni?
Gian Burrasca (infilandosi nelle docce con le bimbe): !!!
io (correndo imbarazzatissima a recuperarlo): ma dove vai!!! Vieni subito qui!!!
Finalmente riesco a trascinarlo sotto l’acqua. Gli tolgo il costumino, gli insapono la testa, lo sciacquo. Gian Burrasca non distoglie lo sguardo dalle bimbe, facendo acrobazie per riuscire a osservarle nonostante le mamme si siano strategicamente posizionate in modalità paravento.
Mi distraggo un attimo per recuperare la sua spugnetta, e quando mi giro verso di lui mi rendo conto che sta nuovamente tentando di intrufolarsi sotto la doccia della bimbe.
io (precipitandomi ancora una volta a raccattarlo): !!!
Gian Burrasca (seguendomi imbronciato): …
io (riconquistando la doccia e accucciandomi accanto a lui a rimproverarlo sottovoce): …MA INSOMMA!!! MA TI PARE?!?
Gian Burrasca (guardandomi con aria delusa): …MA MAMMA!!!
io (con piglio sempre più severo): …COSA AVRESTI DA DIRE A TUA DISCOLPA?!?
Gian Burrasca (finalmente felice di poter esprimere le sue “ovvie” ragioni): …SONO DELLE FEMMINE!!!
io: !!!