“IL” Libro

SERA, ORE 21:00

Per Gian Burrasca è arrivata l’ora della nanna. Lo accompagno nella sua stanza, lo osservo mentre si arrampica sul suo lettino, gli rimbocco le coperte, gli do il bacio della buona notte. Lui, però, non sembra ancora intenzionato a dormire.

Gian Burrasca (facendo capolino da sotto le lenzuola): mamma?

io (bloccandomi sulla porta): dimmi amore…
Gian Burrasca (sorridendomi speranzoso): mi leggi il libro?

io (tornando sui miei passi e avvicinandomi alla libreria): va bene… che libro vuoi che ti legga?

Gian Burrasca (guardandomi sbigottito): “IL” Libro!

io (crollando le spalle): sì… ok… ma CHE libro?
Gian Burrasca (con aria sempre più incredula): ma mammaaa! “IL” LIBRO!!!
io (iniziando a spazientirmi): tesoro… ma se non mi dici CHE libro vuoi, io come faccio a leggertelo?!?
Gian Burrasca (scrutandomi con fare indulgente): “IL” Libro… quello che mi legge il mostro!

io (sgranando gli occhi): …il… mostro?
Gian Burrasca (ritrovando la serenità): sì… il mostro!
io (incuriosita): ehm… che mostro?

Gian Burrasca (stringendo felice il suo coniglietto): il mostro che abita nel buio…
io: …
Gian Burrasca (continuando la sua spiegazione): …e che dorme sotto il letto…

io: !
Gian Burrasca: … e che di notte mi legge il Libro Magico…

io: !!!
Gian Burrasca: …quello che è nascosto dietro la porta…
io (guardando la porta): ?
Gian Burrasca (additandola): …sì, lì dietro!

io (socchiudendo la porta, dietro la quale si celano… due stendipanni): ?
Gian Burrasca (fissandomi meravigliato): …
io (guardandolo allibita): ???
Gian Burrasca (squadrandomi con aria di rimprovero): …ma cone…

io: ?
Gian Burrasca (puntando il ditino verso… il nulla): …è lì…
io: …
Gian Burrasca: …non lo vedi?!?

io: !!!

Questione di sicurezza

POMERIGGIO, ORE 14:00

Siamo in partenza.
Dopo aver sistemato la casa, preparato i bagagli, lavato, vestito e rifocillato Gian Burrasca, mi appresto finalmente ad infilarmi sotto la doccia per approntarmi e… godermi il serafico oblio che l’acqua bollente sulla schiena reca con sé.
Parcheggio il piccolo sul divano davanti ad un cartone animato -giusto per evitare che demolisca la casa mentre sono impegnata nelle mie abluzioni- e mando un messaggio a Lui che è in ufficio: “Vieni per le 2.30”. Decido poi di bloccare la porta d’ingresso: Gian Burrasca ha infatti la pessima abitudine di aprire appena sente squillare il campanello, perché associa quel rumore all’arrivo dei nonni.
Finalmente tranquilla, mi chiudo in bagno.
Dopo un po’ sento armeggiare nell’ingresso…

Lui: YUHUUU!!!
io (pensando “Oh… Lui è arrivato!”): …
Gian Burrasca: …
Lui: YUHUUUHUUU!!! TESOOOROOO!!!
io (pensando “Mmmh… starà chiamando Gian Burrasca.”): …
Gian Burrasca: …
Lui: TEEESOOOROOO!!! C’È NESSUUUNOOO?
io (pensando: “Strano che non sia ancora entrato in bagno a salutarmi…”): …
Gian Burrasca (urlando dal divano): CIAO PAPÀ!!!
Lui: TESORO? VIENI QUI DA PAPÀ?
io (pensando: “Mah… non capisco cosa ci faccia ancora lì nell’ingresso…”): …
Gian Burrasca (senza spostarsi dalla sua postazione): ARRIVO!
Lui: TEEESOOOROOOOOOO!!!
io: …
Gian Burrasca (impassibile): AAARRIIIVOOO!!!
Lui: CUUUCCIOLOOO! VIENI QUIIIIIII!!!
io: ?
Gian Burrasca (imperturbabile): SÌ!!! ARRIVO!!!
Lui: DAI CUCCIOLO!!!
io: ???
Gian Burrasca (correndo finalmente nell’ingrresso): ARRIVO!!!

Sempre immobile sotto l’acqua, sento un farfugliare concitato.
Poi vedo socchiudersi la porta e spuntare il faccino roseo di Gian Burrasca dallo spiraglio.

io: cosa c’è amore?
Gian Burrasca: papà dice se puoi aprirgli, perché è chiuso fuori di casa…
io: !!!io (schizzando fuori dalla doccia per togliere il blocco dalla porta): …scusa tesoro!!!
Lui (entrando finalmente in casa): ma non potevi semplicemente chiudere a chiave?
io (riconquistando il caldo del bagno): ma con le chiavi nella serratura non saresti comunque riuscito ad entrare!
Lui: …toglierle dopo aver chiuso no, eh?
io (rientrando in doccia): …
Lui: ?
io (riaprendo l’acqua): ho forse la faccia di una che si ricorderebbe di togliere le chiavi???
Lui: !!!