Estrema stanchezza

POMERIGGIO, ORE 18:30

Oggi è il giorno delle pulizie settimanali. Gian Burrasca aiuta me e Lui a spolverare, passare l’aspirapolvere, spostare mobili e tappeti, lavare i pavimenti, spazzare il balcone. Alla fine guardiamo soddisfatti il frutto del nostro duro lavoro.

Gian Burrasca (afflosciandosi esausto sul divano): …mmmh…
Lui: ?
io: ?
Gian Burrasca (guardandoci intensamente): …adesso sono proprio… sfiutato!!!
Lui: !!!
io: …

N.B.: sfiutato = sfinito

Beauty farm

POMERIGGIO, ORE 15:30

È una splendida giornata di giugno. Io e Lui decidiamo di fare una passeggiata e portare Gian Burrasca al parco giochi a scatenarsi un po’. Entusiasta per l’idea, il pargolo mi segue docilmente in bagno per farsi lavare.

Gian Burrasca (infilandosi felice sotto la doccia): …
io (iniziando a sciacquarlo): …
Gian Burrasca (allungando le manine nella speranza che io gli dia lo shampoo): …faccio da solo!
io (versandoglielo sulla testa): …fa la mamma!

Gian Burrasca (frizionandosi vigorosamente i capelli): …
io (aiutandolo pazientemente): …
Gian Burrasca (guardando con timore la boccetta del balsamo): …
io (spalmandoglielo sulla testa e iniziando a pettinarlo): …

Gian Burrasca (brontolando): …AHUA!!!
io (passando al docciaschiuma): …
Gian Burrasca (cercando di impossessarsi della spugna): …faccio da solo!
io (insaponandolo): …fa la mamma!
Gian Burrasca (arrendendosi all’inevitabilità del mio aiuto): …
io (chiudendo finalmente la doccia e invitandolo a uscire): vieni cucciolo… abbiamo finito.

Gian Burrasca (fermandosi sul tappetino): …
io (prendendo ad asciugargli corpo e capelli): …
Gian Burrasca (strofinandosi energicamente da capo a piedi): …faccio da solo!

io (sospirando rassegnata): …fa la mamma!

Gian Burrasca (guardandomi mentre prendo il phon): …
faccio da solo?
io (passandogli l’aria calda sui capelli): …
fa la mamma!
Gian Burrasca (osservandomi mentre recupero il flacone della crema per il corpo): …faccio da solo!
io (iniziando a spalmargliela): …fa la mamma!
Gian Burrasca (aspettando che io abbia finito): …

io (prendendolo per mano e conducendolo verso la sua stanza per vestirlo): vieni tesoro… andiamo a vestirci.

Gian Burrasca (fermandosi davanti allo specchio del corridoio per rimirarsi): …
io: ?

Gian Burrasca (sorridendomi soddisfatto): mamma?
io: sì tesoro?

Gian Burrasca (trotterellando felice in camera): grazie del lavoro che hai fatto!

io: !!!

Garçon!

MATTINA, ORE 8:00

Come ogni weekend, Gian Burrasca si è svegliato a un orario decisamente poco urbano e si è fiondato nella nostra stanza per sostituirsi alla sveglia feriale. Con la piccola peste a saltellargli direttamente sullo stomaco, Lui ha pertanto deciso di alzarsi e uscire a comperare delle brioches. Al suo ritorno, la tavola è già imbandita per la colazione.

Gian Burrasca (seduto al suo posto): …
io (tirando fuori il latte dal frigorifero): …
Gian Burrasca (allungandosi sulla sedia per sbirciare verso la cucina): …

io (versando il liquido nella tazza): …
Gian Burrasca (iniziando a tamburellare con le dita): …

io (mettendo il contenitore nel microonde per riscaldarlo): …
Gian Burrasca (iniziando a palesare la sua impazienza con qualche sbuffo): …

io (prendendo un po’ di cacao per insaporire il latte): …
Gian Burrasca (gridando nella mia direzione): CAMERIEEEREEE!!!IO STO ASPETTANDO!!!
io: !!!

Da grande

MATTINA, ORE 12:30

Oggi è giornata di immersioni. Dopo aver annaspato per una ventina di minuti in una sorta di melma verdastra, emergo dagli abissi lacustri e mi unisco al resto del gruppo per sistemare le attrezzature e trasferirci al ristorante per riscaldarci e rifocillarci. Gian Burrasca, come sempre, si aggira tra i subacquei osservando con interesse tutti i loro curiosi orpelli.

Gian Burrasca (prendendo uno dei miei erogatori e iniziando a respirare): …

amica (osservandolo con tenerezza): anche tu da grande farai il subacqueo?
Gian Burrasca (guardandola con aria di rimprovero): io SONO grande!!!
amica: sì… certo… intendo quando sarai PIÙ grande…
Gian Burrasca (riflettendo sulle sue parole): sì… quando sarò PIÙ grande…

amica: …
Gian Burrasca (allargando le braccia verso l’alto): …quando sarò grande cone il cielo!!!
amica: !!!

Previsioni del tempo

MATTINA, ORE 11:00

Sabato mattina freddo e piovoso. Per evitare di trascorrere l’intera giornata chiusi in casa, decidiamo di portare Gian Burrasca in piscina a sguazzare un po’ nell’acqua calda. Mentre percorriamo in macchina il tratto di strada che ci separa dalla struttura, il piccolo osserva sconsolato i nuvoloni neri che incupiscono la giornata.

Gian Burrasca (continuando a guardare il cielo plumbeo): mamma?
io: dimmi amore…

Gian Burrasca: …piove…
io: sì tesoro…
Gian Burrasca: …è perché le nuvole sono arrabbiate…
io: …tanto tanto arrabbiate…
Gian Burrasca: sì, perché sono stanche…
io (pensando al fatto che forse è lui ad esserlo, visto che si è svegliato a un orario antelucano): …
Gian Burrasca (proseguendo con la sua attenta analisi della situazione meteorologica): …e hanno sonno…
io (c. v. d.): …
Gian Burrasca (concludendo con un sorriso soddisfatto): e allora devono riposare!!!
io: !!!

Priorità

MATTINA, ORE 10:00

Io sono impegnata nelle canoniche grandi pulizie del week end.
Lui è intento a lavorare al computer.
Gian Burrasca è concentrato a giocare col Didò.
Mentre mi dirigo verso la cucina, mi fermo vicino a lui per abbracciarlo e dargli un bacio.

Gian Burrasca (sfuggendo alla mia presa e guardandomi con aria di rimprovero): ma mamma!!!
io: ?
Gian Burrasca (tornando serio serio alla sua occupazione): sto lavorando!
io: …
Gian Burrasca: non ho tempo adesso!
io: …
Gian Burrasca: te li dio dopo i bacini!
io: !!!