Reparto geriatrico

MATTINA, ORE 10:30

Mentre io e Lui ci dedichiamo a varie faccende domestiche a lungo trascurate, Gian Burrasca è nella sua stanza a giocare con Pippi.

Gian Burrasca (montando su una macchinina a spinta): vieni! Prendi la tua macchina e seguimi!
Pippi (guardando una macchinina a pedali): ma io non entro in quella macchina!
Gian Burrasca (osservando prima lei, poi il mezzo): sì che ci entri!
Pippi (additando quello sul quale è lui): perché non mi dai quella, invece?
Gian Burrasca (stringendo con forza il volante): NO! Questa è MIA!!!
Pippi (sbuffando): veramente quella è MIA! Io te l’ho solo prestata!
Gian Burrasca (indispettito): NON È VERO! QUESTA È LA MIA MACCHINA!!!
Pippi (piuttosto stizzita): NO! È MIA!!!
Gian Burrasca (scrutandola con cipiglio di rimprovero): …
Pippi (sostenendo il suo sguardo con aria di disapprovazione): …
Gian Burrasca (squadrandola dal basso verso l’alto): tu… tu sei troppo vecchia per questa macchinina!!!
Pippi: !!!

Da grande

MATTINA, ORE 12:30

Oggi è giornata di immersioni. Dopo aver annaspato per una ventina di minuti in una sorta di melma verdastra, emergo dagli abissi lacustri e mi unisco al resto del gruppo per sistemare le attrezzature e trasferirci al ristorante per riscaldarci e rifocillarci. Gian Burrasca, come sempre, si aggira tra i subacquei osservando con interesse tutti i loro curiosi orpelli.

Gian Burrasca (prendendo uno dei miei erogatori e iniziando a respirare): …

amica (osservandolo con tenerezza): anche tu da grande farai il subacqueo?
Gian Burrasca (guardandola con aria di rimprovero): io SONO grande!!!
amica: sì… certo… intendo quando sarai PIÙ grande…
Gian Burrasca (riflettendo sulle sue parole): sì… quando sarò PIÙ grande…

amica: …
Gian Burrasca (allargando le braccia verso l’alto): …quando sarò grande cone il cielo!!!
amica: !!!

Una mamma a pois

SERA, ORE 19:30

Io, Lui e Gian Burrasca siamo in piscina. Dopo aver sguazzato per un po’ con il papà, il piccolo si avvicina a me e a un bimbo che non vuole entrare in acqua.

Gian Burrasca (osservando attentamente il bambino al suo fianco): …
bimbo (guardando Gian Burrasca con malcelato timore): ?
io: ?
Gian Burrasca (puntandogli contro un dito e rivolgendosi poi a me): …ma è pieno di puntini!!!
bimbo: !!!
io (spostando la manina accusatrice): ehm… quei puntini si chiamano “nei” tesoro, e ce li hai anche tu!
Gian Burrasca (studiandosi la pelle): …
bimbo (decidendo che Gian Burrasca non è pericoloso): …

io (indicando me stessa): vedi? Anche la mamma li ha!
Gian Burrasca (fissando alternativamente me, se stesso e l’altro bambino): …
bimbo (prendendo a ignorarlo): …

io: tu ne hai pochi perché sei piccino… lui un po’ di più perché è più grande… e la mamma, che è più grande di tutti, ne ha più di tutti!

Gian Burrasca (soppesando le mie parole): …

bimbo: …

io: ?
Gian Burrasca (sorridendomi soddisfatto): allora tu ne hai di più perché sei vecchia!!!
bimbo: :)
io: !!!

Serpe in seno

MATTINA, ORE 12:00

Gian Burrasca è a casa ammalato.
All’ora di pranzo, per convincerlo a mangiare qualcosa, decido di accendere la tv nella speranza che i cartoni animati riescano a distrarlo dal cibo.
Nell’attesa che la pasta si cuocia, mi accomodo sul divano accanto a lui.

io (cercando qualcosa che gli piaccia tra i programmi per bambini): va bene Scooby Doo tesoro?
Gian Burrasca (con aria imbronciata): no cattoni animati…
io (sorpresa dalla risposta): e cosa vorresti vedere?
Gian Burrasca: IL BOSS DELLE TOTTE!!!
io: !!!

Interdetta, cerco la trasmissione in questione. Arrivata sul canale che la trasmette mi fermo: manca qualche minuto all’inizio. Aspettiamo. Nel frattempo scorrono le immagini della pubblicità di una crema per il viso “che combatte l’invecchiamento”, ovviamente reclamizzata da una modella di non più di 20 anni.

Gian Burrasca (guardando prima lo schermo, poi me): …
io (osservandolo): …?…
Gian Burrasca (allungandosi verso di me e massaggiandomi le guance): …
io (incuriosita dal gesto): cosa fai tesoro?
Gian Burrasca (continuando a stropicciarmi la faccia): io metto chema!
io (sempre più stupita): …e perché?
Gian Burrasca (sorridendomi soddisfatto): MAMMA VECCHIA!!!
io: !!!