MATTINA, ORE 7:00
Come accade ogni sacrosanto weekend, anche oggi Gian Burrasca pensa bene di svegliarsi a un orario decisamente antelucano. Come accade quasi ogni sacrosanto weekend, anche oggi mi scapicollo a raccattare il pargolo urlante – “MAAAAAMMAAAAA!!! IO SONO SVEGLIOOO!!!- prima che desti l’intera città.
Poi, per evitare di disturbare Lui, ancora perso tra le braccia di Morfeo, mi acciambello col piccolo sul divano e cerco un cartone animato. “Jake e i pirati dell’isola che non c’è”: uno dei suoi preferiti.
io (cercando di non addormentarmi): …
Gian Burrasca (guardando rapito la televisione mentre sgranocchia un biscotto): …
io (iniziando a socchiudere gli occhi): …
Gian Burrasca (scuotendomi con aria entusiasta): mamma?
io (riprendendomi con un sobbalzo): dimmi amore…
Gian Burrasca (additando la televisione): da grande voglio fare il pirata!
io (sorridendogli benevola): beeellooo! Avrai una barca tutta tua allora!
Gian Burrasca (osservandomi accigliato): nooooo! Io voglio andare nello spazio!
io (immaginandolo intento a saltellare sulla luna): allora vuoi fare l’astronauta!
Gian Burrasca (fissandomi con disappunto): NOOOOO!!!
io: ?
Gian Burrasca (gesticolando infervorato): io voglio fare il pirata spaziale!!!
io: …