MATTINA, ORE 10:00
Mentre io sono in cucina intenta a prepararmi l’ennesimo caffè della mattina, Gian Burrasca è spalmato sul tappeto del soggiorno intento a sfogliare uno dei suoi libri sui pirati.
L’idilliaco silenzio di quel momento viene a un tratto rotto dallo sbattere d’ali convulso di Polly, la nostra pappagallina, che fa un po’ di ginnastica.
io (guardando con disappunto la quantità di semini che quel movimento ha fatto volare sul pavimento): …
Gian Burrasca (entrando lentamente in cucina e osservando la bestiola con aria di rimprovero): …
io (ripulendo le mattonelle): ?
Gian Burrasca (puntando un ditino minaccioso contro la gabbia): Polly!!! Tu devi stare un po’ ferma con le braccia!!!
io: …
Gian Burrasca (osservando il pennuto con più attenzione): …anche se tu non hai le braccia…
io: …
Gian Burrasca: …hai solo le gambe…
io: !
Gian Burrasca (riacquistando la sua aria minacciosa): beh… insomma… stai un po’ ferma con tutto…
io: ?
Gian Burrasca: io sto leggendo!!!
io: !!!