Nel periodo natalizio il povero Gian Burrasca non è stato molto bene: tosse, raffreddore, febbre alta… Al mattino si svegliava presto perché non riusciva quasi a respirare e, per farlo stare tranquillo e farlo riposare un po’, io o Lui ci raggomitolavamo sul divano con lui in braccio guardando magari un bel cartone animato.
Adesso, però, è guarito!
MATTINA, ORE 5:30
Gian Burrasca (con voce disperata): mamma MAMMA M-A-M-M-AAA!
io (svegliandomi di soprassalto, ma ancora completamente intontita): oddio… che è successo? Ma che ora è? Arrivo cucciolo!
Lui: RONF RONF R…
Gian Burrasca (con voce ancora più disperata): mammamammamammamammamammaaa!!!
io (tirandomi su a fatica): …‘rivo…
Lui (ostentando un fare da prode cavaliere): tranquilla…vado io!
Gian Burrasca (con voce sempre più disperata): MAMMA VENI MAAAMMAAA!!!!
Lui si alza, si precipita nella sua cameretta.
Silenzio.
Lui torna.
io: beh?
Lui: “Papà??? …Cattoni?”