POMERIGGIO, ORE 18:30
Gian Burrasca è in bagno intento a lavarsi le manine. Dopo qualche minuto, vedendo che le abluzioni si sono trasformate in gioco, cerco di richiamare la sua attenzione.
io: amore… hai finito?
Gian Burrasca (chiudendo l’acqua): io non sono un “Amore”!
io (sorpresa): ah no?
Gian Burrasca (asciugandosi): no! Papà è il tuo “Amore”!
io: va bene cucciolo. E te? Come devo chiamarti?
Gian Burrasca: mi devi chiamare “Stella”!
io: va bene tesoro…
Gian Burrasca: no “Tesoro”! Il mio nome è Stella! Solo Stella!
io: …